Laboratorio di Fisica
Liceo Scientifico G. Ulivi


Generatore di Van de Graaff
Questo generatore elettrostatico fu inventato nel 1929 da un fisico statunitense, nonchè docente al MIT - Massachusetts Institute of Technology, Robert Van de Graaff.
Esso in grado di accumulare una notevole quantità di carica elettrica in un conduttore, creando tra questo ed un elettrodo di riferimento, solitamente messo a terra, un'altissimatensione (si può arrivare fino a milioni di Volt).
Un generatore di questo tipo è composto sostanzialmente da una cinghia di materiale isolante (caucciù) tesa tra due pulegge e mantenuta in rotazione da un motore. La cinghia viene caricata per strofinio da una serie di punte metalliche (effetto punta) poste in prossimità di una delle due pulegge e collegate ad un generatore di tensione continua (ad esempio una batteria).
Queste cariche vengono poi trasportate, per azione del motore, all'interno di un conduttore di forma sferica isolato, dove un secondo pettine metallico collegato elettricamente alla sfera le trasferisce sulla superficie di quest'ultima.Se non si spegne la macchina il processo si arresta quando la tensione della sfera è sufficiente a produrre scariche elettriche attraverso gli isolanti di sostegno (rottura dielettrica) o attraverso l'aria circostante (ionizzazione dell'aria).
Avvicinando alla sfera in tensione un conduttore posto a massa si può osservare la scarica che si genera. Il fenomeno è del tutto analogo ai fulmini